Eroi della Repubblica Romana
Quelli dei busti del Gianicolo
1 maggio 2025
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Roberto Tartaglione
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Chi va sul Gianicolo a Roma, poco dopo il Fontanone, vicino ai grandi monumenti a cavallo dedicati a Giuseppe Garibaldi e a Anita Garibaldi, può trovare decine e decine di busti dei tanti che hanno combattuto e sono morti nel 1849 per la Repubblica Romana. Ne ricordiamo solo qualcuno.
Andrés Aguiar (1810–1849)
Uruguaiano, combatte come volontario per la Repubblica Romana al fianco di Garibaldi. Muore in battaglia e rappresenta l’impegno internazionale per la causa italiana. È uno dei non pochi stranieri commemorati al Gianicolo.
Colomba Antonietti (1826–1849)
Giovane umbra, segue il marito ufficiale nelle battaglie della Repubblica travestita da uomo. Muore colpita da una cannonata mentre difende Roma. È l’unica donna rappresentata con un busto al Gianicolo, anche se le donne combattenti o impegnate nella resistenza sul Gianicolo sono molte.
Nino Bixio (1821–1873)
Patriota e militare genovese, Bixio si distingue per il suo impegno nelle guerre di indipendenza italiane. Durante la Repubblica Romana del 1849, combatte al fianco di Garibaldi. Dopo la sconfitta, continua a lottare per l'unità d'Italia, e diventa uno degli uomini di fiducia di Garibaldi durante la Spedizione dei Mille nel 1860.
Ugo Bassi (1800–1849)
Frate barnabita bolognese, combatte al fianco dei garibaldini come cappellano e patriota. Catturato dagli austriaci durante la fuga da Roma viene fucilato a Verona.
Ciceruacchio - Angelo Brunetti (1800–1849)
Popolano romano molto attivo durante il periodo della Repubblica Romana. Quando i Francesi entrano a Roma anche lui scappa come Garibaldi verso Venezia. Ma viene intercettato dai soldati asburgici e viene fucilato insieme al figlio Lorenzo, di 13 anni, il 10 agosto. La sua statua è al parco del Gianicolo, vicino Porta San Pancrazio.

Enrico Dandolo (1827–1849)
Compagno d’armi di Luciano Manara, di origini veneziane, è uno dei più audaci combattenti volontari del Risorgimento. Cade a soli 22 anni nella difesa della Repubblica Romana, lasciando il nome alla "Legione Dandolo".
Goffredo Mameli (1827–1849)
Poeta e patriota genovese, autore del testo dell’Inno d’Italia, viene ferito durante i combattimenti a Roma e muore poco dopo per setticemia. È uno dei martiri più noti del Risorgimento.
Luciano Manara (1825–1849)
Nobile milanese e brillante comandante dei bersaglieri lombardi, si distingue nella difesa di Villa Spada durante l’assedio francese. Muore in battaglia il 30 giugno 1849.
Luigi Mercantini (1819–1872) Poeta e patriota, Mercantini è noto per il suo impegno durante i moti del 1848 e la Repubblica Romana del 1849. La sua più nota poesia è "La Spigolatrice di Sapri", che parla della spedizione di Carlo Pisacane.
Carlo Pisacane (1818–1857)
Militare e teorico socialista, partecipa alla difesa della Repubblica Romana. Muore a Sapri nel 1857 durante un fallito tentativo insurrezionale. Precursore del pensiero rivoluzionario italiano, a lui è dedicata una nota poesia di Luigi Mercantini "La spigolatrice di Sapri".
