Le donne di Federico II
La leggenda di Federico II sciupafemmine
7 dicembre 2008
da c1 a c2

Giulia Grassi
No
L'argomento "Federico II" ci piace molto: per le caratteristiche del personaggio, certamente, ma anche perché Federico II è alla base della nascita della lingua italiana. La poesia nella Toscana del Duecento e del Trecento e lo stesso Dante, hanno infatti alle spalle la tradizione della Scuola Poetica Siciliana e perciò un grosso debito verso l'iniziativa poetica e linguistica dell'imperatore svevo. Abbiamo pubblicato allora su Matdid parecchi materiali in proposito: storici, artistici e linguistici. Qui sotto i link per quelli che vi sembreranno più interessanti.
I tedeschi in Sicilia (XII secolo)
Traducendo s'impara (la "prima" poesia di Jacopo da Lentini)
Quando Heinz diventa Enzo (il leggendario figlio di Federico II)
Pir meu cori alligrari (poesia in versione siciliana di Stefano Protonotaro)
De arte venandi cum avibus (il trattato di falconeria di Federico II)
Un castello tira l'altro (architettura e arti figurative federiciane)
Un'intervista impossibile (Camilleri intervista Federico II)
Molti uomini di potere sono passati alla storia anche come formidabili donnaioli (per tutti, Giulio Cesare). E Federico II non sfigura nella compagnia, anzi.
Fare un conto delle sue conquiste è difficile. Innanzitutto ci sono le mogli: 3 ufficiali, 1 ufficiosa e 1 promessa sposa, Geltrude d'Austria, che rifiutò le nozze in extremis. Poi le concubine, sembra 7. Quindi le amanti più o meno occasionali e di numero imprecisato, tra le quali sembra ci siano state una sorella e la madre di Bianca Lancia (ufficiosa quarta moglie o concubina, è incerto). E, infine, le saracene dei suoi harem (due, più uno itinerante): e queste beato chi riesce a contarle.
Insomma, numeri che mettono a dura prova chiunque si improvvisi Leporello e provi a stilare un "catalogo".

Immagine dal Codex Manesse, Wikipedia pubblico dominio
E i figli? Come la mettiamo coi figli? Ne ha avuti molti, e anche qui non tutti sono d'accordo sulla quantità, anche perché tener dietro alle relazioni amorose intessute dall'imperatore tra Regno di Sicilia, Germania e vicino Oriente è impresa sovrumana. Stranamente, o forse no, i più amati sono stati quelli naturali, frutto di relazioni extra-coniugali: Re Enzo, nato nel 1224 (ma qualcuno dice 1220) da Adelaide di Urslingen, conosciuta in Germania poco dopo la morte della prima moglie ufficiale, Costanza d'Aragona; e, soprattutto, Manfredi, nato nel 1232 da Bianca Lancia, sua amante per vent'anni e forse sposata in punto di morte (in articulo mortis) nel 1246, forse.
Amatissimo, e legittimo, è stato Corrado IV, nato nel 1228 dalla sfortunata seconda moglie ufficiale Jolanda/Isabella di Brienne, morta a sedici anni pochi giorni dopo averlo partorito (la notte di nozze era stata sostituita, lei tredicenne bruttina e senza seno, da una sua più avvenente cugina, la ventenne Anais).
Vi siete persi, eh? E allora cerchiamo di fare ordine. Sarà un po' scontato, ma un tantino più chiaro.
Al 1209 data il primo matrimonio, con Costanza d'Aragona: Federico ha 15 anni, la sposa dieci di più. È un matrimonio "politico", combinato da papa Innocenzo III con lo scopo di controllare il già incontrollabile giovanotto. Costanza gli darà un figlio, Enrico VII (1211), col quale Federico avrà sempre un rapporto conflittuale. È l'unica delle sue mogli che abbia "tollerato", probabilmente perché colta e alla sua altezza (ha avuto il privilegio di accompagnarlo, qualche volta, nei suoi viaggi). Ciò non le ha evitato di morire da sola, a Catania (1222): a trentotto anni.
Federico passa la vedovanza consolandosi tra le braccia di numerose nobildonne tedesche: una di queste, Adelaide di Urslingen, è la madre del succitato Re Enzo (e di Caterina da Marano).
Ma un nuovo matrimonio incombe, sempre "politico" e sempre voluto da un papa, nel caso Onorio IV. La scelta cade su una tredicenne, Jolanda/Isabella di Brienne, erede del Regno di Gerusalemme, regno del tutto virtuale visto che la città Santa è da tempo saldamente in mano musulmana: il papa spera infatti di indurre Federico ad avviare una Crociata.
Celebrato nel 1225, il matrimonio dura tre anni. Ed è benedetto da cinque figli! Due ne partorisce Jolanda/Isabella: Margherita, nata morta, e l'amato Corrado IV. Due sono, rispettivamente, della nobildonna tedesca Richina di Wolfs'oden (Margherita, nel 1227) e della nobildonna Maria di Antiochia, conosciuta quando Federico va in Siria per 'sta benedetta crociata: il figlio, Federico d'Antiochia (1228), verrà in Italia col padre e combatterà al fianco del fratellastro Manfredi (figlio di..., non ve lo ricordate, eh?). Del quinto nato, Biancofiore (1226), si ignora il nome della madre.
La povera Iolanda/Isabella, come si è detto perfino sostituita dalla cugina la prima notte di nozze, a sedici anni passa, buon per lei, a miglior vita (1228).
Nel 1235 arriva il terzo matrimonio, con Isabella d'Inghilterra, sempre "politico" e ancora voluto da un papa, Gregorio IX, il più formidabile avversario dell'imperatore. La mansueta Isabella gli partorisce quattro figli: Margherita (1237), Enrico Carlotto (1238), Federico (1239) e una figlia, causa della sua morte. È il 1241, e Isabella ha ventisette anni.
Come la sposa-bambina Jolanda/Isabella di Brienne, Isabella d'Inghilterra ha diviso l'imperiale marito con una donna che, secondo alcuni storici, è l'unica che Federico abbia mai amato, la piemontese Bianca Lancia, figlia del conte Bonifacio di Agliano. I due si conoscono nel 1225, pochi mesi dopo il secondo matrimonio di Federico, e la loro relazione resiste al terzo matrimonio e alle amanti che il sovrano si concede. Forse è meglio dire che Bianca resiste: amore sublime o calcolo politico?
Dalla relazione nascono tre figli - Costanza (1230), l'amatissimo Manfredi (1232) e Violante (1233) -, e proprio il desiderio di legittimare la prole spinge Bianca a supplicare Federico di sposarla, tra un matrimonio e l'altro (Federico aveva preso accordi per impalmare Geltrude d'Austria, che saggiamente si era sottratta alle nozze visto il tasso di mortalità delle spose). L'imperatore sposa Bianca, segretamente, quando è in punto di morte (1246)... ma non è certo, e quindi, di fatto, Bianca è sì la quarta moglie, ma ufficiosa.

Manfredi, Wikipedia, pubblico dominio
E non ho parlato dei quattro figli avuti chissà quando e chissà con chi: Selvaggia, Riccardo, Gherardo e Federico. Né delle concubine saracene, con le quali si scatenava in amplessi sfrenati nei suoi harem, visto che dei Saraceni "ha adottato le usanze. Egli utilizza i Saraceni come servitori personali, non si è vergognato di porre gli eunuchi a guardia delle sue spose di sangue reale […]" (dalle motivazioni della terza scomunica, Concilio di Lione del 1245).
... Ma dove avrà trovato il tempo per governare?