Mettiamo i voti alla pubblicità
Immagini pubblicitarie che fanno discutere
28 ottobre 2007
a2
R. Tartaglione - G. Grassi
No
(aggiornato ottobre 2023)
La pubblicità è sicuramente diventata una vera forma di arte. Ma, forse proprio per questo, molte immagini suscitano scandalo, molte vengono anche censurate e altre, censurate o no, colpiscono per il loro cattivo gusto.
Riportiamo qui 10 immagini pubblicitarie particolarmente discusse. E a ciascuna diamo un voto del tutto soggettivo: il voto, secondo il sistema scolastico italiano, va da 0 (voto pessimo, negativo senza possibilità di salvezza) fino a 10 (voto massimo, giudizio entusiasticamente positivo).
In una classe di stranieri si può proporre lo stesso gioco chiedendo ai partecipanti di dare un voto a ciascuna immagine e magari di motivare la propria opinione.
Chiamami Peroni, sarò la tua birra
Lo slogan è del 1967: l'immagine di una attrice sexy che pubblicizza un prodotto era inconsueta a quei tempi, ma lo "scandalo" è stato minimo. La pubblicità è rapidamente diventata popolarissima.
Voto Giulia 5
Voto Roberto 9
Chi mi ama mi segua
Campagna pubblicitaria di blue jeans progettata da Toscani, Vitale e Pirella nel 1973.
Fa scandalo, ovviamente, per il richiamo evangelico. Si arrabbia il Vaticano, ma scende in campo Pierpaolo Pasolini che difende la pubbllicità.
Voto di Giulia 5
Voto di Roberto 9
United Color of Benetton
Questa pubblicità fa parte di una serie di lavori "sul colore" fatta dal pubblicitario Oliviero Toscani per Benetton. Prete e monaca che si baciano tuttavia hanno creato un certo shock tra i benpensanti
Voto Giulia 7
Voto Roberto 6
No anorexia
Ancora una campagna di Oliviero Toscani sul problema anoressia, sempre più diffuso fra gli adolescenti. L'immagine è molto forte e non è stata apprezzata da tutti
Voto Giulia 8
Voto Roberto 5
Dolce e Gabbana
Anno 2007: l'immagine pubblicitaria del marchio Dolce e Gabbana, probabilmente, voleva solo creare un'atmosfera erotica. Ma è stata vista come una allusione a un episodio di stupro e per questo ampiamente criticata.
Voto Giulia 0
Voto Roberto 5
Degustala
Un vino che si chiama "Passera", un calice collocato in posizione non casuale e uno slogan (degustala!) con chiaro doppio senso rendono questa pubblicità certamente... vistosa.
Voto Giulia 0
Voto Roberto 3
I bambini tra le palle
Popolarissimo poster Ikea che suggerisce ai genitori di lasciare i bambini nell'area giochi "fra le palline colorate". L'espressione "fra le palle" in italiano ha un doppio senso un po' volgare, ma estremamente usato nel linguaggio colloquiale. La pubblicità quindi non è stata censurata.
Voto Giulia 8
Voto Roberto 8
Siamo aperti a tutte le famiglie
Pubblicità gay-friendly di Ikea, poi ripresa anche da Eataly. Tutte nel decennio 2010-2020.
Voto Giulia 8
Voto Roberto 6
Open to meraviglia
Campagna pubblicitaria per promuovere il turismo in Italia voluta dal Ministero del Turismo nel 2023. Numerose critiche relative all'uso della lingua inglese e alle immagini un po' adolescenziali. Tante sono state le critiche che della campagna pubblicitaria si è poi parlato moltissimo
Voto Giulia 2
Voto Roberto 0