Preghiera per la pubblicità elettorale
Supplica al Capo del Governo
10 aprile 2005
b1
Roberto Tartaglione
No
(aggiornato ottobre 2023)
In questo periodo di grande tensione spirituale e religiosa, anche noi preghiamo affinché, per le prossime elezioni politiche, ci sia risparmiata una campagna elettorale lunga un anno.
E se proprio lunga un anno deve essere, preghiamo allora perché i cartelloni elettorali non assomiglino più a quelli usati nelle elezioni regionali del 2005.
Ti preghiamo, Presidente del Consiglio, perché prima di tutto ci siano risparmiati giochi di parole di un umorismo puerile o analfabeta.
Se ti è possibile, Presidente del Consiglio, salvaci poi dalle pubblicità delle donne sexy o simil-sexy; o che vogliano apparirci tali.
E, ti prego, fa' in modo che gli esibizionisti, i megalomani e gli spiritosi, non si esibiscano più sui cartelloni:
Impedisci, ti supplico, che si facciano fotomontaggi con richiami al medioevo.
Anzi, impedisci proprio che si facciano richiami storici in generale, perché non mi sembra che vengano bene.
Evita, se puoi, che ci si pubblicizzi in dialetto. O almeno provvedi a fare in modo che chi scrive in italiano non si scordi gli accenti.
Accetta infine un'ultima preghiera: controlla dove sono collocati i cartelloni. Non che io sia superstizioso, ma davanti al cimitero... non fosse altro che per scaramanzia...
Anno 2022: Vogliamo dire che la nostra preghiera, piano piano e progressivamente nel tempo, è stata accolta. Le pubblicità elettorali oggi sembrano molto più sobrie e normali: di solito nei cartelloni c'è l'immagine di un leader e una parola chiave (Dalla parte giusta, Credo, Pronti, Scegli)
Insomma, tutto più serio e più sobrio. Ma così grigio e noioso che sotto sott0 rimpiangiamo le volgarissime pubblicità del 2005!