Il naso di Pirandello
Del guardarsi allo specchio
Sì
(alcune parole della lettura sono linkate per il riferimento a note grammaticali)
- Che fai? - mia moglie mi domandò vedendomi indugiare davanti allo specchio.
– Niente, – le risposi, – mi guardo qua, dentro il naso, in questa narice.
Premendo, avverto un certo dolorino.
Mia moglie sorrise e disse:
– Credevo ti guardassi da che parte ti pende.
Mi voltai come un cane a cui qualcuno avesse pestato la coda:
– Mi pende? A me? Il naso?
E mia moglie, placidamente:
– Ma sí, caro. Guàrdatelo bene: ti pende verso destra.
Con questo breve dialogo comincia il romanzo di Pirandello "Uno, nessuno, centomila" (pubblicato nel 1905).
La scoperta di avere un naso differente da come lui se l'era sempre immaginato porta Vitangelo Moscarda a riflettere sulla vita.
"Se per gli altri non ero quel che ora avevo creduto d'essere per me, chi ero io?", si domanda.
Da questa considerazione arrivano poi altre considerazioni sulla vita e sulla "percezione" che ciascuno di noi ha di sé stesso e degli altri. Fino a concludere che qualunque forma di comunicazione è completamente impossibile: le parole sono vuote e ognuno le riempie con il senso che vuole dargli:
Dopo una buona oretta di conversazione, ci siamo intesi perfettamente.
Domani mi venite con le mani in faccia, gridando:
– Ma come? Che avete inteso? Non mi avevate detto cosí e cosí?
– Cosí e cosí, perfettamente. Ma il guajo è che voi, caro, non saprete mai, né io vi potrò mai comunicare come si traduca in me quello che voi mi dite.
Non avete parlato turco, no. Abbiamo usato, io e voi la stessa lingua, le stesse parole. Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono vuote? Vuote, caro mio. E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io nell'accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto d'intenderci, non ci siamo intesi affatto.
Notarella: e voi? siete così sicuri di conoscere come siete agli occhi degli altri? Come è il vostro naso, come sono i vostri capelli, quanto siete alti o bassi? Qualcuno ha detto che quando un uomo si guarda allo specchio si vede con il 20% di chili in meno. E quando si guarda allo specchio una donna si vede con il 20% di chili in più.
Già... uomo... donna... anche su questo, ultimamente il discorso "percezione" va molto di moda. Se vi interessano le "nuove parole" (perlopiù inglesi ormai entrate in italiano) potete guardare il link: Di che sesso sei?
Pirandello al «Théâtre Edouard VII» per i Sei personaggi in cerca d'autore (Parigi, 1925), Wikipedia, pubblico dominio
NOTE LINGUISTICHE
La storia è narrata al passato remoto. Vedi https://www.matdid.it/letture/passato-remoto
Per l'uso del gerundio vedi: https://www.matdid.it/letture/gerundio
Forme del congiuntivo, vedi: https://www.matdid.it/letture/forme-congiuntivo
Il congiuntivo nelle frasi relative. Vedi: https://www.matdid.it/letture/congiuntivo-relative
I verbi pronominali. Vedi: https://www.matdid.it/letture/verbi-pronominali
Troncamento ed elisione. Vedi: https://www.matdid.it/letture/elisione-e-troncamento
Sé stesso: fino a qualche tempo fa "se stesso" veniva scritto senza accento. Oggi, considerando che appare abbastanza assurdo dover scrivere il contrasto fra "portare dentro di sé" (con l'accento) e "portare dentro se stesso" (senza accento) i linguisti più accorti hanno modificato l'ortografia e consigliano di scrivere "sé stesso".
Guajo: la "i" semivocale nei testi di Pirandello è resa graficamente con il simbolo "j"
Il futuro, vedi: https://www.matdid.it/letture/futuro-e-dubbio