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Scandali al sole

Una vecchia lettura sempre attuale

22 marzo 2009

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Roberto Tartaglione

I materiali di Matdid sono scaricabili liberamente come supporto per lezioni di italiano. Ne è vietata la pubblicazione su carta o in formato digitale salvo autorizzazione.


Tantissimi anni fa (erano i primi anni Ottanta) avevamo pubblicato una lettura che parlava di nudismo e di topless sulle spiagge italiane. Le abitudini in Italia sono così cambiate in questi anni che eravamo piuttosto sicuri che quella lettura fosse ormai completamente superata. Eppure sentendo qualche commento in spiaggia e dando un'occhiata a qualche stabilimento balneare viene da pensare che ancora non ci sia troppa serenità sull'argomento topless.

(testo aggiornato nel 2023)




A partire dal 1980 in Italia c'è stato un certo boom del nudismo o naturismo. Le spiagge in cui la gente ha cominciato a praticare il nudo integrale sono diventate più numerose di quelle che c'erano prima (che erano pochissime e quasi clandastine). Normalmente si tratta di posti isolati, spiaggette private e distanti dai centri abitati. Sembra che attualmente gli iscritti ai club di naturisti siano molte decine di migliaia. Il topless (o monokini, come si chiamava una volta) è diffuso invece un po' dappertutto e specialmente negli stabilimenti balneari di lusso nessuno ci fa più caso, la maggior parte della gente se ne infischia. Sì, va bene. Ma come la mettiamo con la legge?   La legge italiana per molti decenni non è stata troppo chiara su questo argomento (e figuratevi che per legge, fino al 1970, era perfino vietato baciarsi in pubblico!) Quando la legge non c'è fanno testo le sentenze dei giudici in tribunale. Nel 1983 un tribunale ha stabilito che il topless è reato se offende la decenza (che è come dire che se il seno è di qualità merita di essere esposto, altrimenti no).

Oggi tutto è un po' più semplice perché la legge ha stabilito finalmente una regola "chiara": il topless è libero, ma non deve offendere il pudore. Che significa? Significa che non deve avere "richiami sessuali"! No, no, non chiedete a noi come si fa a stabilire "tecnicamente" se un seno nudo ha richiami sessuali o no.

Noi pensiamo solo che la soluzione, come quasi sempre in questo paese, venga più dal buon senso che dalle regole. Se vi va è chiaro che potete usare tranquillamente il topless in spiaggia, in tutte le spiagge italiane. Ma se la spiaggia è frequentata soprattutto da famiglie con l'immagine un po' tradizionale (tanti bambini rumorosi e portapranzi pieni di spaghetti e frittate sotto l'ombrellone), oppure se l'ambiente non vi sembra troppo... sereno e qualcuno vi guarda male o con troppa insistenza... forse è meglio farsi un po' più in là: non per dovere, ma per amor di quiete.


P.S. Naturalmente il nostro testo non è scritto per consigliare alle persone come comportarsi, ma solo per usare i verbi pronominali. Se poi certe considerazioni riescono anche a provocare qualche reazione, a favore o contro, utile a parlare italiano in classe, ne siamo felici. E visto che ultimamente la sensibilità delle persone su certi temi è molto appuntita, aggiungiamo che qui abbiamo parlato di topless e quindi di donne, ma potremmo comodamente parlare anche di quei turisti maschi che girano per le strade e sui marciapiedi dei paesi di mare vestiti solo con il costume da bagno, o che vanno al ristorante a torso nudo mostrando il folto pelo sulle spalle luccicanti di sudore. Ecco: a loro ricordiamo che il topless è giustamente libero in spiaggia, ma i loro lardelli, al ristorante, anche se non hanno un particolare richiamo sessuale, sarebbe bene tenerli coperti. Non per legge, ma sempre, solo per buon senso.



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