Una lingua perduta e ritrovata
L'italiano degli italo-americani, tanti anni fa
12 dicembre 2004
b1-b2

Roberto Tartaglione
No
Da "Una lingua perduta e ritrovata", di Hermann W. Haller, La Nuova Italia, 1993
Hermann W. Haller, professore di Lingua e letteratura italiana alla City University di New York, si è occupato di linguistica italiana e letteratura dialettale. I tre branetti che riportiamo qui sotto fanno parte del materiale documentario - basato su una serie di interviste a italo-americani - utilizzato per un suo interessante studio sulle forme dell'italiano dell'emigrazione.

Uomo, 93 anni, nato in Calabria, in America da 61 anni. Giardiniere, 5 anni di scuola elementare. Moglie nata in Campania
Quando sono venuto qui settant'anni fa le State Uniti non erano affatte buone. Lavoro ce n'era... si lavra' forte e si guadagnava poco. Non c'era niente da fare, dopo la guerra, ha cominciato a esser lavoro. Così è andato sempre de mei' a meio. Oggi si vive meio di prima di quando io sono arrivato qui ne le State Uniti. La prima volta che so' venuto qui sono io e mio nipote, settant'anni fa. Dopo lui è andato in Itaglia e io son rimasto qui. Durante la guerra mi hanno preso sotto le armi. Non volendo andare in Italia mi hanno preso qui sotto le armi. Son rimasto parecchio tempo... dodici anni e sono tornato in Itaglia. Ho preso mia moglie e sono di nuovo tornato negli Stati Uniti. Quando io sono arrivato a New York, abitavo con mia sorella. Dopo mi sono messo a lavorare... lavoro... qualunque lavoro esiste... qui nelle State Uniti. And that's a true. Lavoro de giardiniere. Dopo la costruzione de case, costruzione de strade, tre anni di rifinery a Elizabeth, New Jersey. Ho lavorato ne... nelle condottiere de acqua, and eh... di più...
Ragazza, 19 anni, di origine napoletana, 5 anni di scuola elementare in Italia, ora studentessa in un college americano Emigrata all'età di 12 anni. Ehm, in famiglia parlavo il dialetto, e poi mia madre è cominciata a parlare inglese e adesso parlo inglese. Ho parlato inglese con i miei fratelli e le mie sorelle... così mi potevo imparare, e con mio padre certe volte parlo italiano, perché l'americano veramente non lo capisce, però l'inglese parliamo spesso, sì. Il dialetto non l'ho dimenticato ma non mi piace parlarlo tanto, perché sai... it doesen't sound as good as English, right so... provo di non parlarlo, perché voglio anche imparare l'italiano meglio, anche se non parro in dialetto parro in italiano e così posso impararlo. Mi piace però, mi piace perché è come un'usanza, a me non piace, per esempio... it's very nice... I don't know how to explain it.
Ragazzo, nato a New York da padre napoletano e madre siciliana Mi chiamo A. Mi viene de Napoli Italia. Io sono nato in America e adesso sono 14 anni. Mi parenti sono imparato a me a parlare italiano quando io sono un bambino. Mi sono andato in Italia quattro volte. A me l'Italia non mi piace tanto assai perché io sono nato qui. L'Italia è assai cchiù differente 'e America. E strade sono cchiù piccole e varie altre cose. A me piasce stare cchiù qui che... sono cchiù abituato qui che llà.