La donazione di Costantino
Il falso più famoso della storia della Chiesa
10 aprile 2005
b1
Giulia Grassi
No
Papa Silvestro e l'Imperatore Costantino
La Chiesa ha giustificato per secoli il potere politico (temporale) dei papi in base a un documento: la "Donazione di Costantino".
Secondo questo documento l'imperatore Costantino aveva preso la lebbra, papa Silvestro lo aveva battezzato e lui, subito dopo, era guarito. Costantino si era convertito al cristianesimo e aveva donato al papa la città di Roma e l'Occidente, spostando a Costantinopoli la sede del potere imperiale.
In base a questa donazione i papi hanno dato legittimità al loro potere temporale e pretendevano di avere autorità anche sui sovrani dell'Occidente.
Si tratta, quindi, di un documento importantissimo per la storia della Chiesa e dell'Occidente... Peccato che era una falso!
Nel XV secolo Nicola Cusano e Lorenzo Valla (De falso credita et ementita Constatini donatione declamatio) hanno dimostrato che la "Donazione" non poteva essere dell'epoca di Costantino (313), ma era certamente di alcuni secoli dopo; la dimostrazione di falsità si basava su argomenti solidissimi di carattere storico e linguistico.
Chi ha scritto, allora, il documento? E quando?
Non è semplice rispondere a queste domande. Ci sono due ipotesi principali:
è stato composto all'epoca di papa Stefano II (seconda metà dell'VIII secolo) per giustificare la creazione dello Stato della Chiesa;
è stato ideato in occasione dell'incoronazione di Carlo Magno (800) a imperatore del Sacro Romano Impero.
E per secoli tutti hanno creduto che fosse autentico, anche gli avversari del potere temporale dei papi!
Gli affreschi nell'Oratorio si San Silvestro (Chiesa sei Santi Quattro Coronati a Roma)
La storia di papa Silvestro e dell'imperatore Costantino è dipinta sulle pareti dell'Oratorio di San Silvestro, accanto alla chiesa romana dei Santi Quattro Coronati.
Gli affreschi risalgono al 1246 e, secondo gli studiosi, riflettono i contrasti tra papa Innocenzo IV e l'imperatore Federico II Hohenstaufen. Infatti, proprio in base alla "Donazione di Costantino" il papa pretendeva non solo di governare la Chiesa, ma anche di avere autorità sull'Impero; però Federico II non era tipo da sopportare questa pretesa! Lo scopo di queste pitture è quindi politico: sottolineare la legittimità del potere temporale dei papi nel loro Stato e ribadire la loro supremazia anche sull'Impero (e quindi su Federico II).