L'influenza di Lucio
Una conversazione di ieri e di oggi
Sì
Un testo didattico... un po' speciale. Per capire il perché bisogna leggerlo fino in fondo.

Vita quotidiana degli antichi romani: affresco alla Villa dei Misteri (wikipedia pubblico dominio)
- Ti va di venire con me?
- Dove?
- Volevo andare a trovare il nostro amico Lucio.
- Che gli è successo?
- Eh, è influenzato.
- Ah sì? Mi dispiace: da quando?
- Da un po' di giorni.
- Sai dove abita?
- Non sta lontano. Dai, cammina.
- Questa è casa sua, mi pare...
- Sì sì, è questa. Ecco il portinaio. Ora gli chiediamo se possiamo entrare e vedere Lucio.
Portinaio - Vi serve qualcosa?
- Sì, volevamo vedere Lucio per sapere come sta.
- Ah, va bene, salite pure.
- Che scala?
- Scala B, primo piano. La porta a destra. Suonate il campanello e vedete se vi apre.
- Grazie.
(i due suonano e apre la domestica extracomunitaria)
- Buongiorno. Volevamo fare visita al signor Lucio. Se è sveglio può dirgli che siamo qui?
- Il signore non c'è.
- Come non c'è? E dov'è andato?
- È sceso a fare due passi
- Allora sta meglio, ci fa piacere. Ok, quando torna può dirgli che siamo passati a trovarlo?
- Certamente.
- Grazie e arrivederci.
Insomma, ancora non è chiaro perché questo testo è terribilmente autentico e moderno?
E va bene, proviamo a darvi un aiuto: il testo originale è quello qui sotto. Riuscite a immaginare di che cosa si tratta?
Il brano è tratto dagli "Hermeneumata Pseudodositheana", un manuale del III secolo su cui i giovani romani studiavano il greco. Si trattava di brevi conversazioni o narrazioni assolutamente simili a quelle dei nostri manuali situazionali, piene di frasi di uso comune e con testo greco a fronte.
Gli Hermeneumata fra l'altro ci mostrano anche l'esistenza di un "latino facile", forse un po' maccheronico, ma certamente più simile al parlato di quello dei classici che studiamo sui banchi di scuola.
Confrontando i modernissimi manuali di insegnamento delle lingue con gli Hermeneumata, certo, viene un po' da pensare...