Salvatore Giuliano: a chi serviva?
Un bandito "utile"
3 novembre 2013
b1
Roberto Tartaglione
No
Come molti mafiosi contemporanei, latitanti per 20 o 30 anni, anche Salvatore Giuliano, ricercatissimo dalla polizia, viveva la sua vita tranquillamente, fra il suo paese in Sicilia e Roma.
La sua sicurezza dipendeva evidentemente dal fatto di sentirsi protetto dalle istituzioni con cui collaborava per i "lavori sporchi". Giuliano infatti con le sue violenze blocca lo sviluppo della coscienza democratica fra contadini e braccianti siciliani: paralizza la crescita sindacale e rallenta l'avanzata dei partiti di sinistra.
Insomma, fa il gioco dei proprietari terrieri, della vecchia aristocrazia, dei servizi segreti americani e in qualche modo anche quello della DC romana che può contare sulla Sicilia come sul bacino elettorale più importante.
Il ruolo di Giuliano è lo stesso che in seguito sarà svolto in modo più esclusivo dalla mafia.