top of page

La breccia di Porta Pia

Come sono andate le cose quel 20 settembre

12 ottobre 2008

b2

Giulia Grassi

No

I materiali di Matdid sono scaricabili liberamente come supporto per lezioni di italiano. Ne è vietata la pubblicazione su carta o in formato digitale salvo autorizzazione.

(aggiornato settembre 2023) Basato sugli studi del prof. Vittorio Vidotto e sulla cronaca attuale

Gli antefatti

Roma, per ovvi motivi, è destinata ad essere la capitale del nuovo Regno d'Italia. Il re Vittorio Emanuele II propone a papa Pio IX un compromesso: la rinuncia pacifica alla sovranità su Roma e lo Stato Pontificio in cambio dell'indipendenza spirituale della Santa Sede. Ma il papa non ne vuol sapere. Il 20 settembre l'esercito italiano, guidato dal generale Raffaele Cadorna, entra nel territorio della Chiesa.

I fatti: 20 settembre 1870


Porta Pia e la Breccia aperta dall'artiglieria Italiana il 20 settembre 1870 (Wikipedia, pubblico dominio)

All'alba del 20 settembre l'artiglieria italiana comincia a colpire Porta San Giovanni, Porta San Lorenzo, Porta Pia e Porta Salaria, concentrandosi in particolare sul tratto di mura tra le ultime due porte. È la zona nord-est della città, quella degli antichi castra praetoria (caserma dei pretoriani).

Alle 9.00 un tratto delle mura a destra della michelangiolesca Porta Pia crolla e si apre una breccia. Alle 9.45 bersaglieri e fanti lanciano una carica e, al grido di "Savoia!", attraversano la breccia ed entrano in città. Roma è italiana.

Alla fine della battaglia si contano 58 morti, 39 tra gli italiani e 19 tra i pontifici. I morti più evitabili delle lotte risorgimentali...

Il papa si chiude in Vaticano e comincia la difficile "Questione Romana" che si concluderà solo nel 1929 con i Patti Lateranensi tra Chiesa e Stato Italiano, che si "riconciliano".

La celebrazione del 1895

Nel 1895 si celebrano i 25 anni di Roma italiana.

In quest'occasione viene istituita la festa nazionale del 20 settembre. E spuntano molti monumenti: di Garibaldi sul Gianicolo, di Cavour nella piazza omonima. Davanti alla breccia viene innalzata la Colonna della Vittoria, opera dello scultore Giuseppe Guastalla. È una colonna onoraria, sormontata da una Nike (Vittoria) alata che regge in una mano la palma della vittoria e nell'altra i fasci simbolo dell'unità nazionale.

La celebrazione del 20 settembre nasce con caratteri fortemente laici, spesso anticlericali. Ne è un esempio il discorso tenuto davanti alla breccia dal sindaco Ernesto Nathan nel 1910. Il sindaco definiva il Vaticano "il frammento di un sole spento", ancorato totalmente al passato, e citava il 20 settembre come il giorno in cui l'Italia aveva ripreso "il cammino dal destino assegnatole". Papa Pio X aveva risposto che in quel giorno erano stati "calpestati i sacri diritti della Sovranità Pontificia" e condannava il sindaco per aver "alzato la voce contro la dottrina della Fede Cattolica, contro il Vicario di Cristo e contro la Chiesa stessa".

La celebrazione del 2008

Come passa il tempo... Piano piano, con il passare degli anni, la celebrazione diventa sempre meno radicale (si sa, è la politica...). Nel 1930 la festa nazionale viene abolita (dopo i Patti Lateranensi), e nel 1932 viene innalzato il "Monumento al Bersagliere" proprio davanti a Porta Pia (non davanti alla breccia), spostando simbolicamente la sede dell'evento, e svuotandolo un po' di significato. La Colonna della Vittoria perde il suo valore di monumento unitario. Diventa il luogo dove ogni anno, il 20 settembre, si danno appuntamento i difensori del libero pensiero e i radicali, ma da un po' di tempo anche i membri della Militia Christi, che ricordano i 19 soldati papalini morti per difendere lo Stato della Chiesa.

In genere è presente anche il sindaco, o un suo rappresentante, che depone una corona e ricorda i bersaglieri morti nell'attacco.

Alle celebrazioni del 2008 erano presenti il vice-sindaco di centro-destra, Mauro Cutrufo (Democrazia Cristiana) e il generale Antonino Torre, delegato del sindaco Alemanno alla memoria (assente). Il generale ha ricordato unicamente i 19 caduti dello Stato Pontificio, citandoli per nome e cognome, ignorando i bersaglieri morti durante la battaglia, con grande soddisfazione dei rappresentanti della moderna Militia Christi.

Insomma, un totale rovesciamento di significato che avrebbe fatto felice Pio IX.


 

Per saperne di più

La breccia di Porta Pia, Convegno Internazionale di Studi nel 150° anniversario (1870-2020), promosso dall’Associazione Italiana dei Professori di Storia della Chiesa (Roma 1-2 ottobre 2020)

XX Settembre a Roma: istituzioni glissano su questione laica, pubblicato online il 20/09/2008 da UAAR (https://blog.uaar.it/2008/09/20/settembre-roma-istituzioni-glissano-questione-laica/)

• V. VIDOTTO, 20 settembre 1870. La breccia di Porta Pia, in I giorni di Roma, Roma-Bari 2007, pp. 211-237 (dal ciclo di nove lezioni tenute all’Auditorium di Roma (ottobre 2006 – marzo 2007)

bottom of page