Vita di Giorgione
Una vita breve e poco nota
21 gennaio 2006
b1-b2

Giulia Grassi
No
Giorgio da Castelfranco Veneto (1477-1510): poche le notizie sulla sua vita.
Il biografo cinquecentesco Giorgio Vasari nelle sue "Vite" dice che l'accrescitivo del nome, Giorgione, derivava dalle fattezze della persona e dalla grandezza dell'animo e lo descrive come amante della musica (suonava il liuto e cantava), di animo gentile e amoroso.
Giorgione dipinge soprattutto per le nobili famiglie veneziane - Contarini, Vendramin - e questo spiega la scarsità di notizie sulla sua vita e, probabilmente, anche il carattere ermetico di molti suoi quadri, ancora oggi di difficile interpretazione perché destinati a una cerchia privata di collezionisti.
Muore, forse di peste, a trentatré anni.

Giorgione è all'origine di un nuovo modo di dipingere. Lui non dà importanza al disegno come base della pittura (come del resto i suoi contemporanei Raffaello, Leonardo e Michelangelo) ma si serve esclusivamente dei colori, che creano lo spazio e le forme. Sono colori morbidi, dati a macchie, che danno vita a immagini mosse, senza un contorno preciso, e immerse nella luce e nell'atmosfera (fusione atmosferica delle forme).
Secondo Vasari era stato influenzato da Leonardo ("Aveva veduto Giorgione alcune cose di mano di Lionardo, molto fumeggiate e cacciate" e questa maniera gli piacque tanto che ... nel colorito a olio la imitò grandemente) e in effetti, apparentemente, ci sono delle somiglianze. Ma i colori sfocati di Leonardo nascono da un sottilissimo graduarsi dell'ombra (sfumato pittorico) mentre quelli di Giorgione dalla compenetrazione luminosa dei colori (pittura tonale).