Il verbo "piacere"
Forme, usi e significato
1 febbraio 2025
da a2 a b1

Roberto Tartaglione
No
Significato e costruzione
Il verbo “piacere” nelle diverse lingue funziona in modo differente.
In alcune (come l’inglese) è transitivo: il soggetto è la persona che prova piacere e l’oggetto è “la cosa bella”:
Inglese → I like chocolate
Francese → j'aime le chocolat
Tedesco → Ich mag Schokolade
Olandese → k hou van chocolade
In altre lingue, come l’italiano, “piacere” è intransitivo: il soggetto è “la cosa bella” che dà soddisfazione alla persona (a me, a lei, a loro):
Italiano → la cioccolata piace a me (mi piace la cioccolata)
Spagnolo → me gusta el chocolate
Rumeno → Îmi place ciocolata
Greco moderno → Μου αρέσει η σοκολάτα

In pratica nelle lingue come l’inglese il verbo "piacere" significa PROVARE SODDISFAZIONE (per qualcosa); nelle lingue come l’italiano il verbo "piacere" significa DARE SODDISFAZIONE (a qualcuno).
Forme del presente
io piaccio
tu piaci
lui/lei piace
noi piacciamo
voi piacete
loro piacciono
Esempi d’uso
Il verbo "piacere" in italiano, l'abbiamo già detto, significa “dare soddisfazione”, "provocare una sensazione di benessere", "dare gioia", "trasmettere appagamento" (sempre a qualcuno).
Per questo gli esempi più tipici riguardano la terza persona singolare e plurale del verbo:
la cioccolata piace (a me, a te, a lui, a lei, a noi, a voi, a loro)
i libri piacciono (a me, a te, a lui, a lei, a noi, a voi, a loro)
il film è piaciuto (a me, a te, a lui, a lei, a noi, a voi, a loro)
Ma non dimentichiamo che il verbo “piacere" si può usare anche nelle altre persone:
Io piaccio (a te, a lui, a lei, a noi, a voi, a loro, alla mamma, alla gente ecc.)
Tu piaci (a me, a lui, a lei, a noi, a voi, a loro, alla mamma, a tutti ecc.)
Noi piacciamo (poco frequente ma possibile in espressioni come: noi italiani piacciamo di solito agli stranieri per il nostro carattere)
Voi piacete (poco frequente ma possibile in espressioni come: voi ci piacete)
Molto spesso ironicamente, si usano anche forme riflessive del tipo:
Io mi piaccio (sono soddisfatto di me)
Ieri mi sono piaciuto (sono fiero di come mi sono comportato)
Tu ti piaci troppo (sei troppo orgoglioso di te)
E’ una persona che si piace troppo (un narcisista)
Il contrario di piacere non è dispiacere
Il contrario di piacere non è dispiacere, ma non piacere:
mi piace la cioccolata – non mi piace la cioccolata
mi piace fare sport – non mi pace fare sport
mi piacciono le tue idee – non mi piacciono le tue idee
Dispiacere ha un senso diverso: mi dispiace un’azione o un comportamento sgradevole che provoca in me un senso di dolore, di amarezza, di imbarazzo o di delusione (come dire: sono addolorato per qualcosa):
mi dispiace che tu non sia venuto alla festa
mi dispiace di svegliarti a quest’ora
mi dispiace doverti dare questa notizia
mi dispiace che tu non mi abbia capito
In alcune frasi usare non mi piace o mi dispiace può cambiare il senso della frase:
non mi piace che pensi questo (non lo trovo bello, sono molto critico con te)
mi dispiace che pensi questo (quello che pensi mi addolora, mi rattrista).
Nota bene: abbiamo detto che il verbo piacere usato nella forma riflessiva (io mi piaccio, tu ti piaci, lui si piace) ha valore per lo più ironico. Il verbo riflessivo dispiacersi (di qualcosa) invece ha un valore molto simile a quello del verbo dispiacere:
Mi dispiace che tu non possa venire domenica prossima
Mi dispiaccio (del fatto) che tu non possa venire domenica prossima
Si è comportato male e mi dispiace
Si è comportato male e me ne dispiaccio
Il verbo "piacere" e i pronomi indiretti
Il verbo piacere, per sua natura, si accompagna spesso con i pronomi indiretti:

Come il verbo piacere si comportano anche altri verbi che reggono il dativo (a me, a te, a lui ecc.): bastare (a qn), convenire (a qn), dispiacere (a qn), interessare (a qn), mancare (a qn) , parere (a qn), sembrare (a qn), servire (a qn). A questo proposito vedi la nota linguistica in Matdid: I pronomi indiretti
Parallelo verbo piacere e verbo mancare
I verbi che esprimono un sentimento hanno spesso costruzioni diverse in lingue diverse perché esprimono un diverso modo di rapportarsi alle "emozioni".
Per questo, così come il verbo piacere in inglese significa "provare soddisfazione per qualcosa o qualcuno" (I like chocolate) e in italiano "dare soddisfazione a qualcuno" (la cioccolata piace a me), allo stesso modo si comportano altri verbi.
Per esempio il verbo mancare.
Ci sono lingue, come l'inglese, in cui il verbo mancare è transitivo e significa "provare un sentimento di mancanza" (il soggetto perciò è chi prova la mancanza):
Inglese → I miss you.
Tedesco → Ich vermisse dich.
Norvegese → Jeg savner deg.
Finlandese → Minä kaipaan sinua.
E poi ci sono lingue, come l'italiano, in cui mancare significa "dare un sentimento di mancanza" (e il soggetto perciò è la cosa che manca):
Italiano → Tu mi manchi.
Francese → Tu me manques.
Rumeno → Îmi lipsești.
Greco → Μου λείπεις (Mou leípeis.)
Piacere al condizionale
Le forme del verbo piacere al condizionale sono molto frequenti. mi piacerebbe - indica un desiderio forse realizzabile
Mi piacerebbe andare in vacanza
Ti piacerebbe venire con me?
Ci piacerebbe restare qui
mi sarebbe piaciuto - indica un desiderio irrealizzato nel passato o irrealizzabile nel futuro
Mi sarebbe piaciuto andare a studiare all'estero
Ti sarebbe piaciuto vivere in una grande città?
Vi sarebbe piaciuto la prossima estate andare al mare?
Le forme del verbo piacere reggono per lo più una frase dipendente con congiuntivo:
Non mi pace che lui si comporti così
Ancor più frequentemente le frasi con piacere al condizionale richiedono un congiuntivo nelle dipendenti:
Mi piacerebbe se tu mi venissi a trovare
Mi sarebbe piaciuto se lui fosse rimasto un po' più a lungo
Parole collegate
piacente - che piace. Si dice di persona piuttosto bella, attraente. Un uomo di una certa età ancora piacente piacevole - che piace. Si dice di qualcosa o di qualcuno gradevole, divertente Una serata piacevole, un incontro piacevole, una persona piacevole (il) piacere - sostantivo che indica una condizione di appagamento in particolare dei sensi i piaceri della carne, provare un grande piacere nel fare qualcosa
piacione - parola ironica. Si dice di chi ama piacere, pronto a esibirsi in qualunque tipo di comportamento pur di richiamare l'attenzione. Gli piace fare il piacione quando è a una festa, è un po' troppo piacione