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Il galateo... oggi

Aggiornando le vecchie norme di Giovanni della Casa

6 ottobre 2013

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Roberto Tartaglione

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(aggiornato settembre 2023)



Nobiluomo bacia la mano di una dama, Pietro Longhi (1746), Wikipedia, pubblico dominio

A noi pare che gran parte delle cose dette da Giovanni della Casa nel suo Galateo siano ancora oggi da tenere in considerazione. Andrebbe solo forse aggiornato un pochino. Quindi, perché non chiedere agli studenti, anche in base alla loro nazione di origine o alla loro esperienza personale, in Italia e all'estero, di attualizzarlo con qualche regolina, scritta magari con lo stesso stile del nostro Autore del Cinquecento? Ad esempio:


Non è bello quando si sta a tavola con amici o conoscenti continuare a guardar dentro al proprio smartphone (come si cercassero perle o rubini) solo per chattare con altri amici o per consultare facebook. In treno è abbastanza fastidioso sentire rumorose suonerie di cellulare; e ancora di più è fastidioso ascoltare i racconti dettagliati della vita privata di qualcuno che parla ad alta voce, quasi con il desiderio di far sapere a tutti quanto era buona la zuppa di fagioli mangiata la sera prima.


Oppure, considerando i cambiamenti di comportamento degli ultimi anni, potremmo anche porci delle domande:

- Cedere il passo a una donna (per esempio quando si deve attraversare una porta) è cortesia o sessismo?

- Dire una battuta su uno stereotipo regionale o internazionale (mamma mia come sei tirchio: ma sei genovese?) è accettabile o è cosa da evitare?

- Espressioni come "diritti dell'uomo" o "una città a misura d'uomo" è meglio evitarle perché maschiliste o sono ancora accettabili?

- La risposta all'augurio "in bocca al lupo!" deve restare quella tradizionale (crepi il lupo!) o è preferibile la nuova formula adottata da molti "viva il lupo!"?


Siamo sicuri che da questi spunti potrà nascere in classe una conversazione interessante e, perché no?, anche accesa.

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