Le ville di Baia: camera con vista
Dove villeggiavano i potenti
3 luglio 2005
b1
Giulia Grassi
No
(aggiornato ottobre 2023)
Baia in un quadro di William Turner (1823), Wikipedia, pubblico dominio
Perché tutti i potenti andavano a villeggiare a Baia?
Perché, per dirla con le parole del poeta Orazio,
"Nullus in orbe sinus Bais praelucet amoenis" (Nessun golfo al mondo risplende più dell’amena Baia).
Il luogo era, ed è ancora, stupendo. Baia sorge su una collina a forma di teatro che circonda un piccolo golfo, con un mare azzurro e trasparente e con "dolci arenili" (Stazio). Il clima è mite, la vegetazione è ricca e ci sono numerose sorgenti "di acque calde, che sgorgano spontaneamente dal sottosuolo, curative per quelli che le frequentano e che contribuiscono a rendere piacevole la vita" (Flavio Giuseppe).
Qui "la mente umana entra in contatto con un mondo misterioso..." (Cassiodoro) e ci si può abbandonare alle emozioni e all'istinto.
Tutta la collina di Baia era coperta dalle ville dei ricchi romani, in posizione panoramica verso il mare (villae maritimae). Oggi di queste costruzioni rimangono solo rovine; ed è anche difficile identificare i resti del palazzo imperiale. Ma sappiamo che si sviluppavano su terrazze artificiali costruite lungo il pendio della collina e digradanti verso il mare; e che sulle terrazze (basis villae), collegate tra loro da scale, sorgevano le diverse unità architettoniche che formavano la villa.
Opera propria
Le ville più ricche avevano appartamenti privati, sale di soggiorno (diaetae ed exedrae), di ricevimento (oeci) e da pranzo (triclinio) con pavimenti in mosaico e pareti ricoperte di affreschi. C'erano poi giardini circondati da portici (peristilia) e arricchiti da fontane e statue, portici per passeggiare all'ombra (criptoportica), biblioteche e teatri, bagni e terme private, balconi panoramici aperti verso il mare, piscine per nuotare (natationes) e vasche per allevare ostriche e pesci pregiati...
Insomma, il lusso più sfrenato, il trionfo della "dolce vita e dell'otium (ozio).
Oltre alla Baia in rovina sulla collina, esiste una Baia sommersa, scivolata in mare in seguito al fenomeno millenario del bradisismo: ville, strade, terme, banchine del porto, ambienti industriali come peschiere, fanno parte del Parco sommerso di Baia (https://parcosommersobaia.beniculturali.it/it/introduzione), un’area di ca 14 ettari oggetto di numerosi progetti finalizzati al recupero, restauro e conservazione di un patrimonio sottomarino eccezionale. Tra gli interventi che interessano l’area, di cui finalmente si è compresa l’unicità e quindi la necessità di tutela, ne ricordo due. Il Progetto MUSAS (https://www.progettomusas.eu/baia/), che interessa in particolare la grandiosa Villa dei Pisoni e il cd Ninfeo di Punta Epitaffio, oggetto di studi e ricostruzioni 3D. E il recente Progetto “Il mare dei Titani”, nato dalla collaborazione tra l’Università IULM di Milano e il Parco Archeologico dei Campi Flegrei (https://www.iulm.it/it/news-ed-eventi/news/ricerca-tesori-subacquei?fbclid=IwAR1FY2VrTd5TZpF5mAAxcOABSWyIgixUpooWUVBHNSA45h6Aj_u6rUSelgs), coordinato dal prof. Filippo Avilia, nel cui ambito à da segnalare nel 2021 il ritrovamento dei resti di una villa, soprannominata villa di Cesare, davanti al Castello Aragonese, sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei. Tra le aree oggetto di studio, cito poi la cd Villa con ingresso a protiro e le Terme sommerse di Punta Epitaffio: di entrambi i complessi monumentali sono state proposte delle suggestive ricostruzioni virtuali.
Per saperne di più
• F. AVILIA, R. SANTANASTASIO, P. TALAMO, Indagini geoarcheologiche subacquee nel tratto di mare antistante il Castello di Baia: primo rapporto sulle indagini, Atti del VI Convegno Nazionale di Archeologia Subacquea, Taormina, Palazzo Campoli (10-12 ottobre 2019), a cura di R. La Rocca, Palermo 2023, pp. 555-557
• G. DI LUCA, A. CRISTILLI, La decorazione marmorea di un’esedra-ninfeo tardoantico di Baia, Atti del XXIX Colloquio AISCOM (Ostia antica, 15-18 marzo 2023), in corso di stampa
• Il tempo in rovina: Baia, scavi, paesaggio, fotografia. Parco archeologico dei Campi Flegrei, a cura di F. Pagano, S. Carannante, E. Gallocchio, Roma 2022
• R. PICCA ORLANDI, B. DAVIDDE PETRIAGGI, A. CASAGRANDE, E. GALLOCCHIE, S. MEDAGLIA, Il mosaico poliromo a ottagoni delle “Terme del Lacus” a Baia: note sugli interventi di restauro subacquei, «Archaeologia Maritima Mediterranea», 18 (2021), pp. 191 sgg
• Scoperte vasche romane nelle acque di Baia. Avilia: "risalgono alla prima età augustea", «Il Giornale d’Italia», 18 aprile 2021 (rinvenimento villa sommersa nell’ambito del progetto Il mare dei Titani: https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cultura/139951/scoperte-vasche-romane-nelle-acque-di-baia-avilia-risalgono-alla-prima-eta-augustea.html)
• B. DAVIDDE PETRIAGGI, Reconstructing a Submerged Villa Maritima: The Case of the Villa dei Pisoni in Baiae, «Heritage», 3 (2020), pp. 1199–1209
• B. DAVIDDE PETRIAGGI, S. MEDAGLIA, R. PETRIAGGI, Un tessellato bicromo con luctatores nel mare di Baiae, «Bollettino di Archeologia online», XI/2-4 (2020), pp. 131-164 (https://bollettinodiarcheologiaonline.beniculturali.it/wp-content/uploads/2020/12/2020_3-4_DAVIDDE_et_al.pdf)
• M. NIEBERLE, Neue Forschungen Zum Antiken Baiae - Teil III. Ein Architektonischer Entwurf Zur Anbindung Von Sektor A an Den Archäologischen Park Von Baia «Kölner und Bonner Archaeologica», 8 (2018), pp. 177-192; TeiL II, 7 (2017), pp. 125-144; Teil I, 6 (2016), pp. 91-115
• B. DAVIDDE PETRIAGGI, A digital reconstruction of the sunken “Villa con ingresso a protiro” in the underwater archaeological site of Baiae, 2018, IOP Conference Series: Materials Science and Engineering, pp. 1-8
• R. CAPOZZI, F. VISCONTI, Archaeology, architecture and city: The enhancement project of the Archaeological park of the baths of Baiae, «International Journal of Architectural Research», April 2016, pp. 113-130
• P. MINIERO, M. DI MARCO, F. GUARDASCONE, Ville romane in Baiano sinu: recenti rinvenimenti e riflessioni, in Kithon Lydios, Studi di storia e archeologia con Giovanna Greco, a cura di L. Cicala, B. Ferrara, Napoli 2017, pp. 795-810
• G. FANELLI, I "templi" di Baia: saggio di iconografia storica, «Les cahiers d'histoire de l'art», 12 (2014), pp. 151-164, 165
• V. JOLIVET, À propos de la villa romaine du Château Aragonais de Baïes. Notes de Topographie Phlégréenne, «Orizzonti. Rassegna di archeologia», 14 (2013), pp. 61-7
• P. MINIERO FORTE, La villa romana nel Castello di Baia: un riesame del contesto, «Mélanges de l'École Française de Rome», 122,2 (2010), pp. 349-450
• N. LOMBARDO, Baia: le terme sommerse a Punta dell'Epitaffio. Ipotesi di ricostruzione volumetrica e creazione di un modello digitale, «Archeologia e Calcolatori», 20 (2009), pp. 373-396
• F. MANISCALCO, Ninfei ed edifici marittimi severiani dal palatium imperiale di Baia, Napoli 1997