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Piazza Montecitorio

Dalla serie: 13 piazze di Roma

18 marzo 2007

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Giulia Grassi

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(aggiornato settembre 2023)


Piazza Montecitorio, Wikipedia, pubblico dominio

Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, è uno dei grandi "palazzi del potere" di Roma. Viene costruito nel cuore dell'antico Campo Marzio, su una collinetta artificiale da cui prende il nome, il mons citorius. Nome di origine incerta. Per alcuni ha un'origine "politica": vicino c'erano i Saepta, dove i cittadini romani si riunivano per essere chiamati (latino citare, chiamare) a votare, da cui la denominazione di mons septorium o mons citatorius. Per altri ricorda l'accumulo di rifiuti e materiali di scarto da cui sarebbe nato il monte, detto "accettatorio" (mons acceptorius).

Dell'epoca romana rimane la vicina Colonna aureliana/antonina, innalzata tra 180 e 193 per celebrare le vittorie di Marco Aurelio contro i Quadi e i Marcomanni: probabilmente era al centro di una piazza porticata. 

Quest'area, sul lato orientale della via Flaminia, era piena di monumenti: c'erano la Colonna di granito di Antonino Pio (il basamento scolpito è nei Musei Vaticani) e l'Ustrinum, luogo di cremazione degli imperatori e della loro famiglia. Un po' più a sud c'era il Tempio del Divo Adriano (i suoi resti sono inglobati nell'edificio della Borsa, a Piazza di Pietra). Il grande obelisco davanti alla facciata di Palazzo Montecitorio proviene invece dall'Horologium di Augusto, che si trovava poco più a nord (tra piazza del Parlamento e Piazza San Lorenzo in Lucina): venne collocato qui da Pio VI, nel 1794.


Giovan Battista Piranesi, Palazzo di Montecitorio, 1746/48, (Wikipedia, pubblico dominio)

Il Palazzo Montecitorio nasce nel 1653 per volontà del principe Nicolò Ludovisi, che affida il progetto a Gian Lorenzo Bernini. All'epoca questa era una zona di orti e giardini (non a caso le vie vicine si chiamano via degli Ortacci, via della Vigna, via dei Giardini), con pochi edifici. 

Bernini, si sa, era molto attento alla relazione tra architettura e ambiente circostante. La facciata del palazzo è leggermente curva, per seguire l'andamento della collina artificiale. Verticalmente è decorata da sei paraste (pilastri appoggiati alla parete). La parte inferiore delle quattro paraste laterali è fatta con pietre appena sbozzate da cui spuntano foglie e rametti spezzati: il palazzo sembra costruito nella roccia della collina (un'idea che troviamo anche nella Fontana dei Fiumi a Piazza Navona e, nel secolo successivo, in Fontana di Trevi). Poi Innocenzo XII compra il palazzo, che viene terminato nel 1697 da Carlo Fontana e diventa sede dei tribunali e della polizia (Curia Innocenziana). 

Dal 1743 qui si teneva l'estrazione del Lotto: i numeri erano estratti da un orfanello, detto "ruffianello", ed erano gridati dal grande balcone centrale alla folla, che riempiva la piazza.

A partire dal 1907 palazzo, ormai sede politica, è stato ingrandito e modificato da Ernesto Basile, che ha realizzato anche la facciata posteriore.



 

Per saperne di più

Epoca romana

• C. PARISI PRESICCE, Hadrianeum: il Tempio di Adriano, Roma 2020

• A.C. SPARAVIGNA, Horologium Augusti and the reckoning of Time, Department of Applied Science and Technology, Politecnico di Torino (2019)

• L. JUHÁSZ, Some Notes on the Hadrianeum Reliefs, «Acta Archaeologica Academiae Scientiarum Hungaricae», 69 (2018), pp. 83–96

• A. POGGIO, Experiencing Art in the Saepta: Greek Artworks in a Monumental Space of Ancient Rome, in Restaging Greek artworks in Roman times, edited by G. Adornato, I. Bald Romano, G. Cirucci, A. Poggio, Milano 2018, pp.191-207

• M. MARK, Monumentalizing Spolia: The Significance of Appropriation and Dematerialization to the Horologium of Augustus, «Bowdoin Journal of Art», (2017), pp. 1-27

• Campo Marzio. Nuove ricerche - Seminario di studi, a cura di F. Filippi, Roma 2015

• L'area di Piazza Colonna in età imperiale, in La Galleria di Piazza Colonna, a cura di A. Lomonaco, V. Nicolucci, Roma 2011, pp. 131-228 (molti articoli, non solo sulla colonna aureliana)

• J.ALBERS, Die römische Saepta in republikanischer Zeit, Hefte des Archäologischen Seminars der Universität Bern, 21 (2009), pp. 5-22

• F. COARELLI, La colonna di Marco Aurelio, Roma 2008

Palazzo Montecitorio

• Architettare l’Unità. Architettura e istituzioni nelle città della nuova Italia 1861-1911, catalogo della mostra, Roma, Casa dell’Architettura (27 aprile - 23 maggio 2011), a cura di F. Mangone, M.G. Tampieri, Napoli 2011, pp. 139-148 (E. SESSA, L’ampliamento di Montecitorio); pp.149-157 (R. PICONE, Restauro architettonico e unità. La ‘nuova’ Camera dei deputati da Palazzo Carignano a Montecitorio)

• S. CARBONARA POMPEI, Montecitorio e gli altri palazzi della Camera dei deputati, «Palazzi di Roma», I, 5/6 (novembre-dicembre 2010), pp. 4-103

• A. DANTI, Il Palazzo di Montecitorio. Lavori per la costruzione della nuova aula parlamentare, in Roma Capitale. Dagli scavi al Museo, catalogo della Mostra, Roma, Museo Nazionale Romano, Aula XI Terme di Diocleziano (settembre - novembre 1984), Vicenza 1984, pp. 43-49

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