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Piazza di Spagna

Dalla serie: 13 piazze di Roma

18 marzo 2007

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Giulia Grassi

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(aggiornato settembre 2023)


Piazza di Spagna, Wikipedia, pubblico dominio

Il nome della piazza deriva dal Palazzo che era sede dell'Ambasciata di Spagna presso lo Stato Pontificio, costruito nel 1647 sul lato sud di essa. Ma all'epoca della pianta di Roma del Tempesta il palazzo ancora non era stato costruito, così come non esistevano la Fontana della barcaccia (realizzata da Pietro e Gian Lorenzo Bernini nel 1627) e la celebre Scalinata, costruita da Francesco de' Santis tra 1723 e 1726 sul pendio della collina al centro della pianta del Tempesta. C'è però la chiesa di Trinità dei Monti, iniziata nel 1502ma manca l'obelisco che oggi vediamo davanti alla chiesa, collocato qui solo nel 1789. L’area era chiamata semplicemente platea Trinitatis.


Antonio Tempesta, Pianta di Roma, 1593

La piazza si trova alle pendici del Pincio, una delle numerose colline della città non incluse nell'elenco dei famosi "sette colli". Il nome antico era però collis hortulorum: qui infatti i ricchi romani avevano gli horti, cioè residenze immerse nel verde di enormi giardini. La più celebre apparteneva a Lucullo (horti luculliani): era un complesso di edifici e di giardini realizzati su terrazze, costruite sulle pendici del colle e collegate da scalinate monumentali. I resti archeologici che sopravvivono sono molto scarsi, e di difficile interpretazione: ma l’attenzione degli archeologi si è concentrata, nel secondo decennio del XXI secolo, nell’area tra villa Medici e il convento della Trinità de' Monti, alla ricerca della grande esedra disegnata nel XVI secolo da Pirro Ligorio. E non poche soprese sono venute dagli scavi ai piedi del colle, sotto Palazzo Mediobanca e Palazzo Zuccari.

Il nome attuale sembra invece derivare dalla domus pinciana, una residenza dell'antica famiglia dei Pinci: questa domus doveva trovarsi dove è ora la rinascimentale Villa Medici, attuale sede dell'Accademia di Francia.

Per tutto il XVII, il XVIII e qualche volta anche nel XIX secolo, la piazza e il colle sono state il luogo dove la Francia e la Spagna si sono fatte la guerra non con le armi ma con feste spettacolari: feste organizzate senza badare a spese, per dimostrare la superiore potenza di una monarchia sull'altra. La scenografia più stupefacente deve essere stata quella inventata da Gian Lorenzo Bernini nel 1662 per la festa per la nascita del Delfino di Francia, di cui restano incisioni e descrizioni. Per l'occasione Bernini trasformò il colle, ancora senza la Scalinata settecentesca, in una montagna con rocce di cartapesta, alberi, ruscelli, una grotta da cui uscivano fuoco e fiamme... Una meraviglia costata tre mesi di lavoro, e destinata a scomparire nei fuochi pirotecnici che conclusero i festeggiamenti.


G.L. BERNINI, Festa per la nascita del Delfino di Francia celebrata a Trinità de’ Monti (1662) (La Festa a Roma dal Rinascimento, 1997, I, fig. a p. 69)

 

Per saperne di più

• M.G. BARBERINI, L. FEI, Arredo urbano a Roma tra XVIII e XIX secolo attraverso alcuni disegni della Collezione Lanciani, «Rivista dell'Istituto Nazionale d'Archeologia e Storia dell'Arte», XL, 72 (2017) (Scalinata di Trinità de’ Monti)

(file:///C:/Users/Giulia/Downloads/BARBERINI_FEI_ArredourbanoaRomatraXVIIIeXIXsecoloattraversoalcunidisegnidellacollezioneLanciani.pdf)

• La chiesa e il convento della Trinità dei Monti. Ricerche, nuove letture, restauri, a cura di C. Di Matteo, S. Roberto, Roma 2016 (numerosi articoli, che fanno il punto dopo vent’anni di lavori e restauri)

• Il Pincio, giardino di Roma, Atti del workshop, 10-11 Dicembre 2014, Villa Medici-Palazzo Massimo, Roma, a cura di P. Fortini e S. Trevisan, «Bollettino di Archeologia», VI/2-3-4 (2015): numerosi articoli che fanno il punto sui risultati delle indagini archeologiche sul colle e liberamente scaricabili (https://bollettinodiarcheologiaonline.beniculturali.it/numero-2-3-4-2015-anno-vi/)

• V. JOLIVET, C. SOTINEL, Die Domus Pinciana. Eine kaiserliche Residenz in Rom, in Rom und Mailand in der Spätantike. Repräsentationen städtischer Räume in Literatur, Architektur und Kunst, Th. Fuhrer ed., Berlin-Boston 2012, p. 137-160

• E. GIGLI, Apparati tra Francia e Spagna, in La Festa a Roma dal Rinascimento al 1870, Catalogo della Mostra, Roma, Palazzo Venezia (23 maggio - 15 settembre 1997), a cura di M. Fagiolo, Torino 1997, I, pp. 202-211


Foto della mappa di Tempesta: dalla mappa su “Portale cartografico” Città metropolitana di Roma Capitale. Non ci sono indicazioni di copyright sulle immagini, né la dicitura ‘tutti i diritti riservati’ https://geoportale.cittametropolitanaroma.it/sites/default/files/cartografia-storica/1667218334/26.jpg

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