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Piazza della Repubblica

Dalla serie: 13 piazze di Roma

18 marzo 2007

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Giulia Grassi

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(aggiornato settembre 2023)


Piazza della Repubblica, opera propria

Piazza della Repubblica, che i romani di una certa età chiamano "Piazza Esedra", è una delle più moderne di Roma: ha solo poco più di cento anni. Ma il luogo in cui sorge ha una storia molto antica: siamo nella valle tra i colli Quirinale e Viminale. 

Qui, tra 298 e 306, vengono costruite le Terme di Diocleziano, le più grandi di Roma e del mondo romano. C'è un ampio recinto quadrangolare, con una grande esedra semicircolare a gradoni sul lato posteriore, che racchiude l'edificio dei bagni; questo comprende palestre, spogliatoi e, al centro, la successione di calidarium, tepidarium, frigidarium (ambienti caldo, tiepido e freddo) e la natatio (piscina). Si pensa che l'impianto potesse servire contemporaneamente tremila persone. Per costruirle vengono abbattuti un intero quartiere di abitazioni e botteghe dal lato del Viminale e alcuni edifici monumentali sul lato del Quirinale: era un'area intensamente abitata. Quando nel medioevo la zona viene abbandonata dalla popolazione, le imponenti rovine delle terme svettano, isolate, tra orti e casali di campagna.



La pianta del Tempesta presenta l'area nel 1593. In alto ci sono le Terme: nel frigidarium Michelangelo aveva iniziato, nel 1562, la costruzione della chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. 

Di fronte ad esse, gli horti bellaiani, una grande villa con giardino costruita dopo il 1533 dal cardinale francese Giovanni du Bellay sull'area del lato posteriore del recinto delle terme. In alto a destra appare la facciata di Villa Peretti, costruita nel 1576 da Felice Peretti (poi papa Sisto V), che occupava un'area enorme, fino alle attuali Santa Maria Maggiore e Piazza Vittorio. 

Ancora in alto, ma a sinistra, la Fons felix, la Fontana dell'acqua Felice: è nel punto in cui termina l'acquedotto costruito da papa Sisto V per portare l'acqua in questa zona della città, che era priva di una rete idrica. La strada davanti alla fontana porta al Quadrivio delle Quattro Fontane, altra realizzazione di papa Sisto.


Antonio Tempesta, Pianta di Roma, 1593

La sistemazione di Piazza della Repubblica avviene alla fine del XIX secolo, ed è in relazione all'apertura di Via Nazionale, fatta per collegare al centro della città la Stazione Termini (iniziata nel 1865). La piazza diventa il luogo delle grandi cerimonie di accoglienza di personaggi importanti, che ormai arrivano in treno: di fatto, essa assume il ruolo che per secoli aveva avuto Piazza del Popolo. 

L'architetto Gaetano Koch costruisce i grandi palazzi colonnati che inquadrano via Nazionale (1896-1902) e che ricalcano la forma dell'esedra del recinto delle Terme di Diocleziano (Koch è uno degli architetti che più hanno contribuito a definire l'aspetto di Roma capitale, dopo il 1870: a lui si deve la costruzione della monumentale Piazza Vittorio). Tra 1897 e 1900 Mario Rutelli realizza la Fontana delle Naiadi, chiamata così per le statue bronzee delle ninfe delle acque, che provocano enormi polemiche perché giudicate troppo "provocanti" (tanto che l'inaugurazione è rimandata all'anno successivo!).


 

Per saperne di più

• A. TARTARO, Terme di Diocleziano. Il recinto esterno tra architettura e pratiche sociali, Monte Compatri (Roma), 2021 (oltre 300 pagine, esaminati tutti gli aspetti, nel tempo, relativi alle terme e all’area circostante)

• C.V. MANFREDI, L’opera di Gaetano Koch architetto di Roma capitale. Costruzione e trasformazione della città, Roma 2015 (IV/2. Piazza Esedra)

• F. BARDATI, National and Private Ambitions in the Patronage of French Cardinals at the Papal Court (Fifteenth to Sixteenth Centuries), «Royal Studies Journal», 4, no. 2 (2017), pp. 38-63 (pp. 53-58)

• A. SILVESTRO, Sisto V e l'Acquedotto Felice, «Quaderni dell'Archivio Storico Arcivescovile di Fermo» NS 59 (2015), pp. 49-83

• M. FLAMINE, L'ultimo Michelangelo a Roma: Porta Pia, Santa Maria degli Angeli e la cappella Sforza; 1557-1562, in Michelangelo: una vita [ciclo di lezioni di storia dell'arte 'Michelangelo. Una vita in 27 puntate' tenutosi presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi di Milano dal 1 ottobre 2013 al 21 maggio 2014], a cura di P. Aiello, Milano 2014, pp. 253-266

• R. SAMPERI, Les Horti Bellaiani dans le contexte des villas romaines: les rapports avec la ville, le paysage et l’Antiquité, in Le cardinal Jean Du Bellay. Diplomatie et culture dans l'Europe de la Renaissance, sous la direction de C. Michon, L. Petris, Rennes Tours 2013, pp.221-244 (https://books.openedition.org/pufr/8011?lang=it)

• P. STEPHAN, Rom unter Sixtus V. Stadtplanung als Verräumlichung von Heilsgeschichte, «Zeitschrift für Kunstgeschichte», 72, H. 2 (2009), pp. 165-214

• C. SALVETTI, Claudius Claudianus clarissimus vir? Gli scavi per l’apertura di via Nazionale e il ritrovamento del mosaico con scena di porto, «Bollettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma», 103 (2002), pp. 350-355

• F. LUCCHINI, Via Nazionale: un viale di delizie, Roma, 1993


Foto della mappa di Tempesta: dalla mappa su “Portale cartografico” Città metropolitana di Roma Capitale. Non ci sono indicazioni di copyright sulle immagini, né la dicitura ‘tutti i diritti riservati’ (https://geoportale.cittametropolitanaroma.it/sites/default/files/cartografia-storica/1667218334/26.jpg)

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