Linguisticamente corretto
Quando l'etimologia ci spia
Sì
Un politico di settanta o ottanta anni va in televisione e - per via del lifting - ci si presenta davanti con la faccia di un adolescente? Va bene, lo si può sopportare perché ormai siamo abituati a queste cose, anzi, abituatissimi. Ma se quello stesso politico ci dice "sono sincero"... no, no: questo non ce lo deve proprio dire!
Sin-cero significa "senza cera", perché la cera si usava un tempo per riparare le statue di marmo quando erano danneggiate. Quindi se un politico liftato dice di essere "sicero" è meglio non fidarsene: noi in realtà questo lo sappiamo già da molti anni, ma sarà bene non ve lo dimentichiate neanche voi.
A proposito: in italiano usiamo indifferentemente dimenticare e scordare, come fossero sinonimi. Però fra le due parole ce n'è di differenza! Di-menticare è mandare via dalla mente, s-cordare è mandare via dal cuore. E non è la stessa cosa.
E il matrimonio gay? Ah sì, noi siamo d'accordissimo.
L'unico problema è che non lo si può più chiamare così (e quando faranno una legge - speriamo presto - i legislatori se lo dovranno ricordare). Matri-monio contiene infatti la parola "madre" e significa più o meno "diritto, riconoscimento della maternità". E usare la parola patri-monio non è una soluzione ragionevole: in italiano significa tutt'altra cosa! ...Buffa però la differenza fra matrimonio e patrimonio.
Salutare qualcuno dicendo "servo tuo!" è invece cosa antica, davvero superata e anche un po' ...servile, direi. Voi, quasi certamente, ve la cavate con un simpatico ciao. Ma che significa "ciao"? Eh, significa proprio "servo tuo", anzi "schiavo tuo". La parola sclavus infatti, passando attraverso le lingua veneta, diventa prima sciavo, poi sciao e infine ciao.
Di parole che nascono da lingue regionali o per cattiva interpretazione di lingue straniere ce ne sono parecchie.
Fare un brindisi? Brindisi viene dal tedesco ich bring dir's, la formula per brindare usata dai soldati di Carlo V in Italia nel XVI secolo.
E perché in tutti i film western gli indiani salutano i bianchi dicendo Augh?
Perché quando i bianchi gli si rivolgevano, cominciavano sempre i discorsi domandando how do you... (how do you live? how do you hunt? ecc). I poveri indiani hanno scambiato questo how do you con una formula di saluto, magari sacra. E hanno cominciato a dirla per salutare i bianchi. Ma con la loro pronuncia "how do you" è diventato "Augh" (questa storia ce l'hanno raccontata, non sappiamo se sia vera, ma ci piace e ve la proponiamo così come l'abbiamo sentita).
Infine che relazione c'è tra un mouse di computer e un uomo muscoloso?
La relazione è che tutte e due queste parole vengono dal latino "mus" (topo): il mouse perché assomiglia a un topo nella sua forma, il muscolo (musculus = topino)... per lo stesso motivo!
Eh sì, l'argomento "etimologie" è infinito e ci si potrebbe restare sopra per mesi. Ma siamo sicuri che se siete curiosi (curioso, persona che ha cura di quello che c'è intorno, che se ne interessa), lo farete da soli, magari googlando un po' (da google, cattiva trascrizione di googol che nel linguaggio della matematica rappresenta il numero 1 seguito da cento zeri).
Buon divertimento!